Le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che quest’anno erano state affidate all’Italia, sono rimandate all’anno prossimo a causa dell’emergenza Covid-19. La conferma ufficiale è arrivata dall’Oms, che per quest’anno si affiderà solo a una campagna virtuale per l’evento.
Il World Blood Donor Day si tiene ogni anno il 14 giugno ed è stato istituito nel 2004 per opera dell’Organizzazione mondiale della sanità, della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa internazionale, della Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donatori di Sangue (FIODS/IFBDO) e della ISBT, International Society of Blood Transfusion. La candidatura, voluta dal Ministero della salute, coordinata dal Centro nazionale sangue e dal Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, ha ricevuto l’appoggio delle principali associazioni di pazienti e società scientifiche nell’ambito della medicina trasfusionale e delle malattie del sangue.
“Il rinvio era necessario per garantire la sicurezza dei partecipanti, anche considerando il fatto che erano previsti ospiti da tutta Italia e anche da diversi paesi esteri – spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns -. Stiamo già lavorando per l’edizione dell’anno prossimo di un evento che speriamo possa valorizzare ancora di più il sistema sangue italiano, che anche in questo momento così complesso è riuscito a garantire le terapie salvavita a 1800 pazienti al giorno”.
Anche in questo periodo, ricorda il Cns, nonostante le misure di distanziamento sociale, è possibile andare a donare il sangue. È fondamentale però prenotare la donazione telefonando al proprio punto di prelievo di riferimento, per evitare assembramenti e per garantire una corretta programmazione dei fabbisogni.