La donazione di sangue è una pratica universalmente conosciuta dai giovani italiani. È quanto emerge da uno studio condotto da AVIS Nazionale e “Laboratorio Adolescenza” su un campione di oltre duemila studenti iscritti al terzo anno della scuola secondaria di primo grado.
Il 95% degli intervistati ha già sentito parlare di donazione di sangue, un risultato in linea con le precedenti due edizioni della ricerca. La famiglia si conferma la fonte primaria di informazioni e cresce il numero di chi si affida a internet per scoprire qualcosa in più su questo tema. Un dato, questo, da non sottovalutare, in quanto dimostra come tali informazioni non siano acquisite in modo “passivo”, ma vengano volontariamente ricercate con interesse e voglia di approfondire l’argomento.
Le principali lacune riguardano la gratuità del dono (il 35% pensa che sia possibile percepire una retribuzione dopo la donazione), l’innocuità (il 35% ritiene che compiere questo sia doloroso e il 27% pensa che possa addirittura nuocere alla salute) e l’età minima (il 32% non ha un’idea corretta su quando sia possibile iniziare a donare).
A colpire, purtroppo in negativo, è il fatto che gli adolescenti residenti nelle grandi aree metropolitane siano complessivamente meno interessati e più scettici sul valore della donazione di sangue, sia sulla possibilità di diventare da grandi dei donatori.
(da Avis Nazionale – newsletter)